Arts Festival a Bologna
Oramai
tutti conoscono, addetti ai lavori e non, la fiera sull’arte di Bologna
è oramai divenuta nel corso degli anni un occasione imperdibile per gli
appassionati del settore, sia per ammirare le opere degli artisti,
emergenti e non, sia per gli addetti ai lavori, ossia espositori e buyers, che fanno dell’arte la loro primaria attività professionale.
Le diverse sezioni
L’edizione 2019 è stata articolata in due diverse sezioni, la Sezione principale e la Fotografia ed Immagini in movimento.
La prima si è focalizzata sul Moderno e sull’arte postbellica, storici
punti di forza di Arte Fiera, fino ad arrivare al contemporaneo dove la
ricerca è indiscussa protagonista. In questi spazi espositivi, risulta
possibile ammirare delle opere d’arte tutelate dal copyright e da un marchio registrato per ognuna di esse, visto che l’arte deve essere opportunamente tutelata.
Ammirata
tale sezione, si passa a quella della fotografia, ogni anno rinnovata
nei contenuti, aperta anche al video, sotto la cura della direzione
artistica di Fantom, vale a dire una piattaforma curatoriale nata tra
Milano e New York nel 2009, rappresentata da personaggi del calibro di
Selva Barni, Ilaria Speri, Massimo Torrigiani e Francesco Zanot. Anche
in questa seconda sezione, constatiamo come la registrazione di un marchio ed il copyright la fanno da padrone.
Scandite per aree d’interesse (moderno, arte postbellica, contemporaneo di ricerca), entrambe le sezioni vengono presentate da stand compatti ed innovativi e da un’estrema cura della coerenza artistica del concept che si vuole rappresentare. E’ bene ricordare che oggi giorno non si può più prescindere dal registrare un marchio,
ecco perché gli stessi curatori artistici di questa sezione si
premuniscono di verificare che i propri artisti vi abbiano provveduto
tempestivamente, senza il quale si perderebbe la conseguente credibilità
nel settore, esponendo anche le opere degli stessi a degli inutili
rischi di plagio e di contraffazione.
Come hanno operato le gallerie d’arte
Quest’anno
constatiamo che le varie gallerie d’arte si sono dovute attenere a dei
rigidi criteri di esposizione degli artisti, vale a dire la direzione
artistica della fiera ha permesso la presenza fino ad un massimo di soli
tre artisti per stand, per focalizzare al meglio l’attenzione dei visitatori sul singolo marchio registrato, per evitare così fenomeni di dispersione visiva durante il percorso itinerante. Inoltre, l’indicazione a presentare dei concept monografici ha trovato un grande riscontro tra i vari galleristi accreditati, che si sono scrupolosamente attenuti alle guidelines della direzione artistica, presentando in fiera pochi show.
Il
filo rosso di ogni singola sezione è quello di fornire uno sguardo
trasversale al visitatore, che gli consente di spaziare tra i principali
mezzi di rappresentazione della realtà: viene creato un costante
dialogo tra le varie tecniche artistiche, ognuna delle quali con il
proprio linguaggio, e gli innumerevoli reportage video e
fotografici vengono presentati senza limiti di contenuto, di tecnica e
di genere. Per cristallizzare il momento artistico di cui ogni singolo
visitatore potrà godere durante il percorso espositivo, curato nei
minimi particolari dai curatori dei vari stand, sensibili alla registrazione di un marchio, si potrà beneficiare di ausili multimediali di ultima generazione.
Quali i vantaggi per i visitatori
I
visitatori potranno godere di un processo di trasformazione e di un
continuo rinnovamento, per la serie potranno comprendere come la
fotografia e l’immagine oggi giorno stanno mutando, dove gli spazi
espositivi sono divenuti luoghi in movimento, con i loro materiali
d’archivio, le varie ricostruzioni digitali, le installazioni
tridimensionali ed i supporti non convenzionali. L’edizione annuale si è
incentrata su un proposito ambizioso, ossia quello di “aprire le porte”
alle nuove proposte delle gallerie d’arte italiane, vale a dire alle
produzioni di artisti emergenti, sia che considerino la fotografia ed il
video come un mezzo, sia che li prendano come soggetto da approfondire e
da investigare. Alla luce di ciò, i galleristi invitano sempre i propri
artisti a registrare un marchio,
prima di poter esporre in fiera ed essere così accettai dalla
Commissione artistica. L’arte oggi giorno è divenuto un fenomeno
trasversale, quindi, non si può oggi giorno prescindere dal tutelarla
adeguatamente con i migliori strumenti legali disponibili, che possono
consentirci di cautelarci in un contesto divenuto assai complesso da
esplorare.
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