Perché i cinesi amano i brand italiani?
Nel corso degli anni d’attività, abbiamo constatato il costante trend di crescita dei marchi italiani, acquisiti e registrati dai nascenti gruppi cinesi. Registrare un marchio italiano per i cinesi riveste un appeal imprescindibile per il loro business.
Il nostro Studio si è così letteralmente specializzato in questa fetta
di mercato, riuscendo così a relazionarsi con i nuovi clienti, esigenti e
dalle peculiari caratteristiche.
Come relazionarsi con i clienti cinesi
Innanzitutto
l’approccio faccia a faccia è indispensabile per creare una relazione
professionale stabile e duratura, oltre a dover presentare, in concreto,
i vantaggi tangibili ed i rischi che registrare marchio
può riservare, per la serie i cinesi non investono tanto per farlo, ma
pretendono tutte le garanzie del caso, senza lasciare nulla di
intentato. Ad esempio, se non hanno la certezza che in un Paese
svilupperanno e consolideranno il proprio business, eviteranno
di investirci, non è nella loro cultura fare “il passo più lungo della
propria gamba”. L’estrema oculatezza, attenzione, cura dei dettagli li
contraddistingue, quindi, un servizio estremamente professionale deve
essere fornito a questa tipologia di clientela.
Qual è il nuovo trend dei gruppi cinesi?
Abbiamo constatato che, sempre più spesso e volentieri, tendono a ricercare un marchio registrato, vale
a dire preferiscono orientarsi verso l’acquisto di un marchio che abbia
già una certa notorietà ed avviamento commerciale, sebbene ciò
influisca inevitabilmente sull’investimento da sostenere. Svariati
potenziali clienti ci chiedono di ricercare marchi italiani e,
possibilmente, corrispondenti marchi cinesi che siano già registrati,
per partire già con un business avviato. La produzione avviene in Cina, quindi, disporre già di un brand che
risulti indicizzato nei loro motori di ricerca risulta altamente
apprezzato. Verificato ciò, i prodotti vengono esportati in Italia, dove
la presenza di un brand avviato e dai connotati grafici
italiani, consente loro di avere un certo vantaggio competitivo.
Infatti, non si può più attendere degli anni per ottenere il
riconoscimento del mercato locale, ma si vuole partire a pieno regime
per poter ottimizzare gli investimenti già intrapresi.
Qual è il tipo di brand verso cui i cinesi si orientano?
Oltre ad un certo gradimento estetico, il brand
italiano da acquisire deve risultare consolidato nel segmento di
mercato d’interesse, ecco perché la presenza su Google è un fattore
imprescindibile. Tale brand deve essere formato da poche
lettere, per poter essere facilmente memorizzabile da tutti, può avere
un rimando alle classiche denominazioni “fashion”, “italian style”,
per fungere da collettore di clientela, la parte grafica (logo) non
risulta per loro indispensabile. L’aspetto che sembra essere di maggior
gradimento per i cinesi è quello di acquisire dei brand che rimandino ai tipici nomi e cognomi italiani, probabilmente sulla falsa riga di quello che fanno i grossi stilisti/designer italiani. Di conseguenza, la registrazione di un marchio
sembra essere passata in secondo piano, preferendosi oramai selezionare
e scegliere l’acquisto di quelli già registrati da diversi anni.
Conclusioni
Per gli Studi professionali questo nuovo trend d’attività
può rivelarsi certamente redditizio, sebbene siano necessario offrire
un servizio “fatto su misura”. In buona sostanza, il quanto costa registrare un marchio
non è il solo elemento discriminante tra l’effettuare o non l’attività,
infatti, l’instaurazione di un’interazione/empatia professionale
risulta l’aspetto che, a nostro avviso, fa la differenza con questa
tipologia di clientela.
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