Anche i grandi brand crollano
Notizia diffusa in questi giorni riguardai il celebre marchio registrato
dell’Adidas. Infatti, l’EUIPO ha dichiarato nullo il celebre marchio
perché non avrebbe conseguito una capacità distintiva in tutti i singoli
n. 28 Paesi dell’Unione Europea. Infatti l’acquisita distintività
riguarderebbe solo alcuni dei Paesi dell’Unione Europea, mentre nei
restanti non sarebbero state presentate prove d’uso sufficienti a
provarla.
Che cosa sono le prove d’uso?
Non tutti sanno che registrare un marchio non è il solo requisito legale che bisogna soddisfare per acquisire la titolarità esclusiva sul proprio brand. Infatti, bisogna poi iniziare e continuare ad utilizzare in concreto il brand nei
singoli paesi dove si è richiesta la protezionale legale, per la serie
non si può pensare semplicisticamente che “piantare la bandierina”
risulti sufficiente a garantire negli anni una protezione legale
concreta. Ecco perché bisogna precostituirsi le cosiddette prove d’uso
che serviranno qualora terzi soggetti dovessero contestare il Vostro
marchio.
Cosa è bene sapere?
Fatturati di vendita, campagne promo-pubblicitarie nei singoli Paesi coperti dalla registrazione, canali social ecc. sono solo alcune delle prove d’uso di cui disporre per evitare di vedersi annullare il proprio brand, come successo all’Adidas. Di conseguenza, la registrazione marchio è solo il primo step da
perseguire, dopo di che ci si dovrà “preparare alla battaglia”,
soprattutto se si opera in segmenti di mercato altamente competitivi
come quello del fashion ecc.
Quale strategia mettere in campo?
Quando si decide di adottare un marchio comunitario, bisogna prevedere quali benefici questo strumento potrà offrire, quanto costa registrare un marchio,
ma anche quali responsabilità comporterà nel corso degli anni avvenire.
Per la serie, non si può certamente pensare di poter godere (oltre i
cinque anni) dei benefici esclusivi per un marchio che risulti
completamente inutilizzato, prima o poi qualcuno noterà tale situazione
d’indebito vantaggio competitivo e depositerà un ricorso per decadenza
per mancato uso. Non è chiaramente pensabile di poter riuscire a
conseguire un volume d’affari rilevanti in tutti i singoli Paesi
europei, ecco perché la scelta di adottare o meno un marchio comunitario
impone previamente diverse valutazioni strategiche.
Suggerimenti pratici
L’utilizzo di un e-commerce non è il solo fattore che deve incidere sulla valutazione della registrazione di un marchio comunitario, infatti, la visibilità nell’intera Unione Europea non ci garantisce che poi i prodotti o i servizi di core-business
vengano effettivamente commercializzati in ogni singolo Paese
dell’Unione. La presenza di eventuali distributori locali,
rappresentanti commerciali che battono i vari territori potrebbe essere
un elemento concreto in base al quale comprendere i prevedibili sviluppi
del proprio business. In ogni caso, suggeriamo sempre di
ponderare tale valutazione strategica con un professionista
specializzato in grado di guidarvi in questo percorso articolato e
complesso.
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