Le banche si tutelano con il brand

Anche i grossi Istituti di Credito sono soliti ormai registrare un marchio, o più di uno, visto che, a tutti gli effetti, operano come delle aziende nel proprio segmento di mercato. Esaminiamo gli aspetti più significativi che abbiamo riscontrato nel corso degli ultimi anni e, sulla base della nostra esperienza professionale.

Come sono evolute le Banche?

Non è oramai più un segreto di come le stesse operino in diversi ambiti di business (immobiliare, assicurativo ecc.), oltre a quello tradizionale della raccolta del credito. I tempi sono ormai cambiati e le banche si sono oramai diversificate sul mercato, trasformandosi in veri e propri gruppi articolati. Di qui la necessità di tutelarsi in maniera adeguata e competitiva, rispetto agli altri operatori già presenti sul mercato, adottando la registrazione di un marchio.

Quale strategia adotta la banca per il proprio brand?

La risposta può ritrovarsi nel bacino di utenza della stessa, per la serie si può facilmente intuire come colossi, quali Unicredit e San Paolo adottino delle strategia di tutela globali, per la serie non possano esimersi dall’ottenere un marchio registrato nella Comunità Europea, oltre ad alcuni Paesi extra-europei, dove la loro presenza è riscontrabile con branch o filiali locali. D’altro canto, constatiamo che le banche locali, per ovvie ragioni, si limitino a tutelarsi nel solo territorio nazionale, dove si concentra il proprio core-business. Discorso diverso si verifica nell’ipotesi in cui la banca locale venga acquisita, con un’operazione societaria di fusione per incorporazione, da parte di un Istituto più grande. Infatti, in tale ipotesi anche il brand del piccolo istituto verrà acquisito dal grosso Istituto.

Gli investimenti delle banche sul proprio brand

Come si può facilmente immaginare, gli Istituti bancari non hanno problemi di budget, una volta che abbiano deciso di investire nel proprio brand. Di conseguenza, quanto costa registrare un marchio non può avere per le banche gli stessi risvolti e non può destare particolare preoccupazione. Ciò non toglie, che gli istituti siano ovviamente oculati nei propri investimenti, vale adire non registrino tanto per farlo o per il piacere di farlo, abbiamo sempre dietro un progetto finanziario ben consolidato.

A livello pratico, come indicato in precedenza, la tutela viene estesa anche ad ambiti merceologici non tradizionali, ecco perché, a tutti gli effetti ed, una volta acquisita la propria tutela, risultano delle anteriorità ostative per i depositi di marchio successivi.

Conclusioni ed esperienza diretta

Il nostro Studio specializzato non ha mai avuto modo di registrare marchio per un Istituto di credito, sebbene abbia avuto modo di “incrociare” uno di questi brand nella Federazione Russa, dove quest’ultimo risultava ostativo alla tutela di un marchio per uno dei nostri clienti. Per nostra fortuna, è giusto ammetterlo, il marchio del noto Istituto di credito era oramai in scadenza, quindi, è risultato sufficiente farlo presente all’Esaminatore locale, per consentirci di superare l’obiezione emessa.

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