I Personaggi Sportivi Tutelano Sempre Il Proprio Brand
Sia quelli notori siano quelli che non lo sono ancora, non possono prescindere dal possedere una o più registrazione marchio. Infatti,
lo sportivo notorio è, a tutti gli effetti, un’azienda in continua
evoluzione, quindi, non può certamente prescindere dall’assumere tutte
le iniziative che possono salvaguardare la propria immagine.
Per
questi ultimi il percorso è ancora incerto, quindi, la strategia
migliore da adottare è quella di attendere la sottoscrizione di
contratti di sponsorizzazione, di merchandising e, magari di ingaggi veri e propri. In questa maniera, registrare un marchio
risulterà un investimento che risulterà presto ripianato ed
ottimizzato. Ovviamente, coloro che hanno l’ambizione e la speranza di
gareggiare per le rispettive nazionali, oppure partecipare a
competizioni internazionali con le loro squadre di club, dovranno “muoversi per tempo”, visto e considerato che la visibilità e la reputazione non tarderanno ad arrivare.
Come anticipato l’attività di salvaguardia del brand dovrà
andare di pari passo con la crescita dell’immagine sportiva, ecco
perché calciatori di fama internazionale hanno conseguito la registrazione di un marchio
a livello pressoché planetario, a differenza degli sportivi “in erba”,
certamente di belle speranze, ma allo stato attuale, sconosciuti al
grande pubblico. Per quest’ultimi, una protezione nazionale è più che
sufficiente. Una volta che i grandi procuratori sportivi cominceranno a
seguire i nuovi talenti, allora “un cambio di passo“ si rivelerà
necessario per promuovere al meglio l’immagine del nuovo talento.
Una volta sottoscritti dei contratti importanti con gli sponsor dell’abbigliamento e della calzatura, ecco che anche il valore economico del marchio registrato
dello sportivo si accrescerà in misura esponenziale. Di conseguenza,
un’apposita clausola contrattuale prevederà la misura della royalty che il main sponsor dovrà versare nelle tasche del campione, per potersi fregiare del brand
nelle proprie campagne pubblicitarie. Oggi come oggi, non ci si può
certamente far trovare impreparati di fronte alle opportunità di business,
infatti, per molti atleti la prestazione sportiva in sé per sé non
risulta essere più essenziale, a differenza di come si “veicola la
propria immagine“.
Inizialmente, è evidente come tutto o quasi venga gestito a livello familiare, ecco perché il quanto costa registrare un marchio
non risulterà mai una criticità, visto e considerato che la tutela
resterà confinata in ambito nazionale. Discorso diverso quando il
talento entrerà sotto la protezione del procuratore sportivo, ecco che
gli investimenti risulteranno maggiori e, conseguentemente, i costi
degli investimenti cominceranno a lievitare. Scontato dire che i due
approcci risultano completamente differenti. Instaurare delle relazioni
professionali con dei manager e dei procuratori può consentire di fare “il salto di qualità” per uno sportivo ed aprirgli le strade del successo.
Comments
Post a Comment