Le Tasse Da Versare Per Tutelare Il Brand


Una delle componenti imprescindibili nella tutela del brand è certamente quella delle tasse da versare ai vari Uffici competenti. Infatti, tutte le operazioni che attengono alle varie attività che ruotano attorno alla registrazione marchio comportano dei costi, fissi o variabili, vediamone alcuni esempi concreti:

Quali costi sono presenti nell’investimento di un brand?

Sgombriamo subito il campo da uno degli equivoci e dei fraintendimenti più comuni che, spesso e volentieri, accompagna il primo contatto con i nostri utenti. Le tasse sono una delle due componenti presenti nel possibile investimento, per la serie è la quota parte che verrà versata, in nome e per conto dell’utente, presso l’Ufficio Marchi competente ad accogliere la richiesta per registrare un marchio.

Tale quota parte potrà essere fissa, come nel caso della cessione e trascrizione di un brand, oppure potrà risultare variabile, come nel caso di un nuovo deposito, sulla base del numero delle classi merceologiche rivendicate dal richiedente. Oltre alla quota parte delle tasse, ci sarà poi, ovviamente, la quota parte degli onorari professionali, che non potranno essere, sempre e comunque, predeterminati forfettariamente. Infatti, ogni singola pratica comporta delle specifiche e mirate attività, che andranno indicate nel caso di specie.

Attività che prevedono delle tasse fisse ed attività con dei costi variabili

Solitamente l’attività di cessione per un marchio registrato prevede un costo fisso di Euro 200, da versare presso l’Agenzia delle Entrate ed un successiva tassa di Euro 81, da versare presso il Ministero dello Sviluppo Economico, per la trascrizione o il cambio di titolarità, oltre ad una marca da bollo da Euro 16 ed ad Euro 10 per i costi di segretaria.

Al tempo stesso, il contratto di cessione, o di avvenuta cessione, da redigere a cura del professionista, avrà degli onorari variabili, visto che non è un’attività standard per tutti i casi. Di conseguenza, il quanto costa registrare un marchio, oppure l’investimento di un’attività di cessione di un brand, andrà personalizzata di volta in volta, ecco perché nel nostro sito web i nostri utenti trovano dei range di costo per le possibili attività da svolgersi.

Tasse per le Azioni Ufficiali

Succede che durante l’iter per registrare marchio vengano sollevate delle obiezioni da parte dei vari esaminatori dei vari Uffici competenti. Anche in questa ipotesi, ci saranno delle tasse e degli oneri fissi, da versare direttamente all’Ufficio marchi, per poter replicare e difendere così il proprio brand, evitandone il rifiuto definitivo. Le suddette tasse variano da Paese a Paese, quindi, potranno essere quantificate solo di volta in volta e, trovandosi ad affrontare la fattispecie in esame.

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