Un Caso Particolare: Brand? Copyright? Design Multiplo?


Uno dei casi che ci è recentemente occorso ha riguardato la possibile tutela di un bersaglio per un poligono di tiro al bersaglio. Fin dall’inizio è stato piuttosto arduo comprendere se registrare un marchio, un copyright, oppure un design multiplo nel caso di specie, visto e considerato che si trattava di un oggetto ibrido, quindi, dal carattere non ben definito e delineato con esattezza.

Quali le caratteristiche dell’oggetto di possibile tutela?

Il bersaglio in questione presentava svariate figure geometriche, all’interno delle quali venivano rappresentate lettere o numeri o denominazioni, oltre ad un paio di disegni riproducenti delle stelle. Così come riprodotto, registrare marchio poteva risultare un’attività non pertinente, visto che gli elementi in questione, sia grafici sia denominativi, risultavano svariati, oltre al fatto che non ne emergeva uno in particolare. Di conseguenza, si è ritenuto opportuno valutare con cautela la possibile adozione del brand, quale possibile strumento di tutela.

Quali possibili strumenti alternativi di tutela?

Si è valutato di adottare un design multiplo, vista la presenza di numerose linee e contorni, soprassedendo così con la registrazione marchio. D’altro canto, il design fa riferimento ad un oggetto unico, dove ne vengono evidenziati i dettagli e le particolarità, più che un complesso di figure geometriche, rappresentate in ordine sparso. Alla luce di ciò, si è preso in considerazione anche il copyright, visto che, a tutti gli effetti, poteva essere interpretata quale opera dell’ingegno sui generis. Anche quest’ultimo strumento di tutela legale, dopo un’attenta analisi, si è rivelato non congruo e pertinente, visto che presentava solo alcuni dei requisiti previsti dalla normativa sul diritto d’autore.

Quale soluzione si è deciso di intraprendere?

Visto e considerato che la normativa non sempre permette di individuare ed identificare con esattezza scientifica la possibile vena creativa degli utenti, si è ritenuto di valutare alcune possibili varianti e modifiche che non stravolgessero il concept di fondo ma, al tempo stesso, permettessero di unire i benefici giuridici offerti dal marchio registrato con l’innovazione ideata e realizzata. Di conseguenza, si è pensato di introdurre graficamente un elemento denominativo prevalente, che potesse fungere da “cuore del marchio” e, al tempo stesso, di ridurre graficamente le dimensioni dei restanti elementi figurativi, assumendo la funzione di elementi di contorno.

L’investimento dai contorni precisi

La soluzione tecnico-operativa suggerita ha permesso di definire anche l’aspetto economico, vale a dire ha permesso di conoscere con esattezza quanto costa registrare un marchio. In questa maniera, definito anche il possibile esborso economico che si sarebbe dovuto sostenere, l’utente ha potuto esaminare la proposta nel suo complesso con tutti i dettagli del caso. Il fatto che i soggetti interessati al progetto siano più di due, consente loro di poter suddividere il possibile investimento decennale in pari quote percentuali, rendendo così la spesa decisamente accessibile e sostenibile.

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