Come tutelare il proprio brand negli Stati Uniti?
Una delle nazioni dove risulta
sempre appetibile ottenere la registrazione
marchio, soprattutto per il Made in Italy, sono certamente
gli Stati Uniti, territorio molto vasto e dove i prodotti italiani da sempre
godono di un valore aggiunto tra i milioni dei consumatori americani. Cerchiamo
di comprendere le peculiarità e le eventuali criticità che si potrebbero
incontrare, nell’ipotesi in cui si volesse intraprendere tale progetto.
La banca dell’USPTO quale valido strumento di screening
Vista la consistente mole
dei brand, presenti nel registro statunitense, dobbiamo affidarci,
sempre e comunque, a degli strumenti di screening altamente
professionali, come appunto la banca dati dell’USPTO, ossia l’Ufficio marchi
statunitense. In tale database, sarà possibile esaminare con tutti i
dettagli del caso, l’eventuale presenza di un marchio
registrato e studiare le possibili strategie legali da “mettere in
campo” per superare l’anteriorità pertinente. Scontato dire che trattasi di uno
strumento che viene utilizzato “dagli addetti ai lavori”, ciò non toglie che
anche l’utente medio può farsi un’idea dei possibili scenari che potrebbero
presentarsi nella fattispecie in esame.
L’adozione della mirata strategia di deposito
Una volta deciso di registrare
un marchio, andrebbe compreso se farlo non appena messo in commercio il
proprio prodotto. In tale ipotesi, bisognerà dare contestuale prova contestuale
ed effettiva che l’uso sia stato effettivamente iniziato, ad esempio con
lo screenshoot del proprio website, oppure con il brand che
campeggia sul proprio prodotto ecc. In alternativa, qualora non si abbia
iniziato con l’uso effettivo, bisognerà depositare l’Intent to use, ossia
una dichiarazione che preannuncia il prossimo lancio commerciale del proprio
prodotto sul mercato statunitense. Infine, ultima strada percorribile, è quella
di dichiarare di aver già tutelato lo stesso ed identico brand in un
diverso Stato, come ad esempio l’Italia.
Le criticità che potrebbero emergere
La normativa marchi statunitense
risulta piuttosto complessa ed articolata, quindi l’assistenza di un
professionista specializzato è il miglior investimento da considerare fin dall’inizio
del progetto di tutela. Il registrare
marchio potrebbe, infatti, subire dei rilievi sia nell’esatta
indicazioni dei prodotti e dei servizi da rivendicare e normalmente accettati
dalla classificazione statunitense, oppure criticità potrebbe emergere
nell’ipotesi in cui l’Esaminatore incaricato emetta delle Office Action, per
la presenza d’anteriorità che foneticamente, letteralmente, concettualmente o
merceologicamente potrebbero risultare confliggenti con il proprio brand d’interesse.
L’investimento nel marchio statunitense
Visto e considerato che non
risulta affatto scontato riuscire a tutelare un brand negli Stati Uniti, è
giusto essere fin da subito consapevoli del fatto che il quanto
costa registrare un marchio potrebbe comportare dei costi non
prevedibili. Infatti, ottenere l’immediata e diretta registrazione in alcuni
casi risulta di difficile realizzazione, quindi, bisognerà entrare nell’ottica
che il brand potrebbe subire dei rilievi che, inevitabilmente,
potrebbero rallentarne l’iter e comportare dei maggiori costi da dover
sostenere per l’utente. Ecco perché il miglior viatico è quello di affidarsi
fin da subito a degli esperti competenti e d’esperienza, per farsi trovare
pronti nell’eventualità in cui ciò dovesse accadere.
Conclusioni e casi pratici
I consigli che ci permettiamo di
suggerire ai nostri utenti riguardano al scelta di un brand personalizzato,
privo possibilmente di diciture generiche e descrittive, infatti la registrazione
e di un marchio ne sarà certamente facilitata. L’adozione di un logo è
sempre consigliabile, visto e considerato che l’elemento grafico può fare
la differenza nella fase di comparazione con gli altri marchi già tutelati nel
registro statunitense. In ogni modo, il nostro studio specializzato resta a
disposizione per fornire un previo esame del Vostro brand ed,
eventualmente, orientarvi in merito alla possibile scelta dello stesso.
Il contenuto originale è postato su … https://www.ufficiobrevettimarchi.it/blog-post/come-tutelare-il-proprio-brand-negli-stati-uniti/
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