Le sfilate di moda s’adeguano all’emergenza sanitaria
Il
Covid 19 ha oramai costretto tutti gli operatori economici a rivedere il
proprio modo di presentare i nuovi prodotti. Non poteva certamente mancare
l’estro creativo dei creative e fashion designers che si sono
letteralmente lanciati verso le piattaforme digitali per promuovere i nuovi
prodotti del proprio marchio registrato.
Stanno
nascendo dei veri e propri format in streaming, fruibili da
dispositivi fissi e mobili, che vedranno la presenza di tutti i i principali brand
internazionali, i quali stanno pensando alla registrazione di un marchio ad hoc, che traduca
in termini digitali la propria presenza su questi format all’avanguardia.
Ovviamente, non ci sarà più il gusto di poter “commentare in diretta” le nuove
collezioni degli artisti di fama internazionale, d’altro canto si potranno
cogliere dettagli e sfumature, vista la tecnologia che verrà messa in campo,
capace di fotografare i più piccoli movimenti e movenze delle modelle, le
pieghe di un abito ecc.
Oltre
alle dirette streaming di queste fashion week, sarà ovviamente
possibile acquistare capi d’abbigliamento in tempo reale, della nuova o delle
collezioni passate, in buona sostanza tutto “il campionario di un brand
a portata di click”. Infatti, almeno per quest’anno dovremo scordarci le
tradizionali sfilate cosi come eravamo abituati a viverle, con la confusione
estrema dei backstages, con le lunghe file all’ingresso dei padiglioni.
Di conseguenza, tutto sarà vissuto in modalità asettica, per quanto non
mancheranno certamente le chat room ed i canali social per condividere e confrontarsi
con gli addetti ai lavori e non solo. Quest’ultimi punteranno certamente
sull’estendere la tutela della registrazione marchio, visto e considerato
che la tecnologia veicola massimamente i loro brand.
In
Asia si e’ già partiti con questo format, visto e considerato che
l’annullamento del capodanno cinese, con tutte le principali manifestazioni fashion,
ha fatto si che tutte le principali sfilate si riconvertissero sul
digitale. Di conseguenza, si stanno adeguando anche gli europei, visto che i buyers
asiatici non potranno, almeno per quest’anno, fare visita in Europa. Le
varie società di comunicazione stanno studiando le migliori strategie per registrare un marchio, per veicolare al meglio
contenuti multimediali del settore moda e guadagnare cos un vantaggio
competitivo rispetto ai concorrenti. La sfida delle telecomunicazioni vive in
questi mesi un momento di grosso fermento, nessuno vuole perdere
quest’opportunità, nata da un contesto emergenziale.
Tali
società di telecomunicazioni stanno valutando anche in quali Paesi investire
per il proprio format digitale, quindi, il quanto costa registrare un marchio e’ divenuto un fattore
discriminante per ottimizzare al meglio il proprio budget di spesa.
Certamente oltre alle principali “piazze asiatiche ed europee”, si sta
valutando di tutelare il brand anche negli Stati Uniti e nei principali
Paesi arabi, dove la fashion week ha oramai preso sempre più piede.
Si e’
aperto un nuovo scenario digitale che, volenti o nolenti, stimolerà certamente
la creatività dei designers, delle principali società di comunicazioni,
dei grandi colossi del web che vedono dei nuovi margini per fare
profitti dal mutato scenario internazionale. Di conseguenza, registrare marchio diverrà imprescindibile per
tutelare questi nuovi format digitali, ossia i nuovi palcoscenici dove
si concentreranno nel breve periodo e non solo tutti i principali avvenimenti
glamour e, dove la comunità sempre più virtuale si riverserà per
condividere le nuove creazioni della moda.
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