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Showing posts from January, 2020

Come tutelare il proprio brand negli Stati Uniti?

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Una delle nazioni dove risulta sempre appetibile ottenere la  registrazione marchio , soprattutto per il Made in Italy, sono certamente gli Stati Uniti, territorio molto vasto e dove i prodotti italiani da sempre godono di un valore aggiunto tra i milioni dei consumatori americani. Cerchiamo di comprendere le peculiarità e le eventuali criticità che si potrebbero incontrare, nell’ipotesi in cui si volesse intraprendere tale progetto. La banca dell’USPTO quale valido strumento di screening Vista la consistente mole dei brand, presenti nel registro statunitense, dobbiamo affidarci, sempre e comunque, a degli strumenti di screening altamente professionali, come appunto la banca dati dell’USPTO, ossia l’Ufficio marchi statunitense. In tale database, sarà possibile esaminare con tutti i dettagli del caso, l’eventuale presenza di un  marchio registrato  e studiare le possibili strategie legali da “mettere in camp...

Perche’ non conviene tutelare il brand per tutti i prodotti d’interesse?

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I molti soggetti che prendono contatto con il nostro Studio specializzato ci invitano a fare delle ricerche sulle banche dati del  marchio registrato  per numerosi prodotti e/o servizi, sebbene il loro core-business attuale ne preveda solo alcuni di essi. Quanti e quali prodotti tutelare per il proprio brand? La tentazione di voler verificare che tutti i potenziali segmenti di mercato risultino sgrombri dalla presenza di marchi identici e/o simili può risultare alta per alcuni imprenditori, infatti, “portarsi avanti”  il classico atteggiamento lungimirante che li caratterizza. Cerchiamo però di comprendere i motivi reali per cui non conviene mai  registrare un marchio  per dei prodotti che non siano attualmente realizzati, ma che risultano solo potenziali. Cosa prevede la normativa dei marchi? La maggior parte delle normative marchi prevedono l’utilizzo concreto degli stessi, quindi, la  registrazione marchio  obbl...

Nuovo modo di fare business per i brand nell’era 2.0

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Negli ultimi anni sono state introdotte delle nuove modalità per fare business, certamente più in linea ed al “passo con i tempi attuali”, vediamone gli aspetti più significativi. Entrare in un nuovo mercato, soprattutto in quelli esteri, comporta delle difficoltà aggiuntive, visto e considerato che non si può, inevitabilmente, disporre del necessario know-how , quindi, l’aver previamente conseguito il marchio registrato non è che uno degli aspetti da dover curare con estrema attenzione. Partecipare alle fiere di settore in ambito locale? Questo è uno dei classici strumenti di cui le imprese beneficiavano in passato per “farsi conoscere” nel segmento di mercato d’interesse. La partecipazione alle fiere di settore, più che altro, può consentire di rendersi realmente conto di quali e quanti competitors siano già consolidati e con i quali ci si dovrà scontrare, avendo questi già consolidato la propria registrazione marchio . La vetrina in fiera consente di confrontars...

Anche i reali inglesi puntano sul brand

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Uni dei fatti di cronaca che riempie tutti i quotidiani ed i tabloid inglesi è certamente la vicenda dei duchi di Sussex, che hanno deciso di staccarsi ufficialmente dalla casata regnante inglese. Di conseguenza uno dei primi passi che hanno dovuto intraprendere è stato quello di registrare un marchio per aprire il nuovo ciclo. Su quale brand hanno puntato i duchi del Sussex? Vista la loro fama e reputazione, la scelta del brand Sussex Royal si è rilevata francamente piuttosto scontata, vale a dire la registrazione marchio non ha certamente brillato per originalità e fantasia. Ovviamente, la necessità di accostare le prossime loro attività a qualcosa che risaltasse facilmente identificativo dal grande pubblico, ha fatto si che la scelta ricadesse su un brand facilmente memorizzabile dagli utenti ma, al tempo stesso, risultasse piuttosto descrittivo e generico. Non sono ancora stati resi pubblici l’eventuale presenza di loghi, disegni a corredo del brand, ma siamo ...

Quali canali di vendita per un brand?

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Ogni specifico business deve scovare i canali di vendita migliori che si adattino meglio alle peculiarità dei propri prodotti e/o servizi. In buona sostanza, non tutti i business sono uguali, quindi, non esiste una ricetta universale che possa essere applicata da tutti gli operatori commerciali. Vediamo alcuni esempi pratici per valorizzare al meglio il proprio marchio registrato . Dove gli stores regalano ancora le migliori soddisfazioni? Sicuramente la necessita’ di provare il prodotto po’ risultare ancora una remora psicologica per alcuni utenti, abituati da sempre a “toccare con mano” il prodotto prima di concludere l’acquisto. Ecco perche’ i prodotti più costosi, come i gioielli, le automobili ecc. vedono ancora la prevalenza dei classici canali di distribuzione presso gli store monomarca. Per queste tipologie di business il registrare marchio serve principalmente ad identificare l’origine e la provenienza imprenditoriale dei prodotti d’interesse, ossia quel lu...

Uno dei business più redditizi è quello termale

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Uno dei business che non consce certamente crisi e’ quello dei centri termali, la ragione e’ da rinvenirsi in tutta una serie di concomitanti fattori. Certamente la cura ed il benessere e’ divenuto un vero e proprio must, oltre al fatto che la bassa crescita demografica del Paese ha portato ad un progressivo aumento del numero degli anziani presenti nella popolazione. Di conseguenza, registrare marchio e’ lo strumento imprescindibile per tutti quegli operatori che desiderino “cavalcare” il business del benessere. Il nuovo ruolo dei centri termali Storicamente i centri termali hanno sempre rivestito un polo d’aggregazione, oltre a rigenerare ed alleviare diverse patologie comuni. Ai tempi attuali, si sono trasformati in vere e proprie cliniche del benessere, con moli servizi specialistici, sia di natura medica che di natura estetica. Alla luce di ciò, per promuovere i suddetti centri termali, e’ divenuto essenziale ricorrere al marchio registrato , ossia al principale st...

I nuovi software per scovare i loghi

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Negli anni passati condurre una ricerca ed una verifica attraverso le banche dati, pubbliche e private, significava incentrarsi principalmente sul naming, piuttosto che sul logo registrato . Infatti, risultava senza alcun ombra di dubbio complesso ed articolato verificare anche la presenza di loghi similari al proprio, vediamo ora cosa è cambiato. Nuovi software per scovare i loghi: Il gap informatico è stato certamente colmato, infatti, è possibile commissionare a delle società specializzate come la Thomson Compumark di condurre vere e proprie attività di intelligence, per scovare così la registrazione di un logo , identico e/o similare, sia sui canali social, sia sui motori di ricerca, sia nei video oramai sempre più condivisi su WhatsApp. Società specializzate come la Thomson Compumark consentono di fornire informazioni attendibili ad ampio spettro che potranno essere utilizzate sia per verificare previamente le chances di successo di un nuovo logo da depositare ...