Il coronavirus rallenta la tutela del brand nei paesi asiatici?


Constatiamo, nel corso di queste settimane, un certo rallentamento nella normale attività di registrazione marchio nei Paesi asiatici, special modo in Cina. Infatti, gli Uffici preposti alla tutela del brand hanno subito un rallentamento procedurale, a causa delle note vicende sanitarie occorse. Di conseguenza, ci sentiamo d’aggiornare i nostri clienti e tutti gli utenti interessati per conoscere lo status attuale in prospettiva delle possibili nuove attività.

Quali notizie ci giungono dai Paesi asiatici?

Un primo aspetto da segnalare, sebbene non deve creare inutili allarmismi, è quello dei ritardi bancari e nei trasporti, che possono condizionare l’invio di documenti originali tramite corriere, ad esempio per registrare un marchio a Macao occorre un documento originale autenticato dal Notaio. Lo stesso dicasi per le transazioni bancarie, visto e considerato che il pagamento delle tasse deve essere accreditato presso gli Istituti di credito locali. In generale, si prevede che la situazione possa rientrare nelle tempistiche di normalità nel giro di un mese, infatti i vari Uffici stanno predisponendo le necessarie contromisure.

Siamo in un periodo particolare nel corso dell’Anno

E’ giusto ricordare che, proprio in queste settimane, siamo in concomitanza del Capodanno cinese, ossia il periodo dell’anno in cui tutti i cinesi si fermano, ossia una sorta di concentrato festivo che può prolungarsi anche 3 o 4 settimane, a seconda la specifica regione d’apparenza. Di conseguenza, questa sorta d’emergenza sanitaria sta prolungando questo fisiologico periodo si stasi per la Cina, impattando inevitabilmente anche nelle procedure burocratiche della registrazione di un marchio. In ogni modo, apprendiamo che la fase d’emergenza è stata oramai stabilizzata e che nel giro di qualche settimana potrà tornare alla normalità.

Quali conseguenza per i brand già depositati?

Ci sentiamo di escludere, nella maniera più categorica possibile, che ci potranno essere delle ripercussioni sull’iter procedurale del marchio registrato, infatti le tempistiche cinesi prevedono d’ufficio un periodo di 12-14 mesi per portare a conclusione la fase d’esame con la relativa emissione dei certificati di registrazione. In buona sostanza, le tempistiche della procedura cinese sono già piuttosto spalmate e scaglionate nel corso dei mesi dell’anno, quindi, riteniamo che non ci saranno impatti negativi da questo punto di vista. Di conseguenza, il business degli investitori deve ritenersi assolutamente salvaguardato e preservato nel corso dei prossimi mesi dell’anno.

Anche gli investimenti nel brand cinese sono al sicuro

A completamento dell’aggiornamento e delle informazioni che ci provengono dai nostri colleghi cinesi, anche gli investimenti già effettuati dai nostri clienti e, da tutti gli imprenditori in generale, ci sentiamo di rassicurare che il quanto costa registrare un marchio risulta assolutamente preservato, per la serie non ci saranno perdite di sorta o qualsivoglia maggiorazione a causa dell’emergenza sanitaria in fase d’assestamento. Infatti, la macchina organizzativa cinese è stata certamente in grado di tamponare l’emergenza in questa fase e, poi, approntare tutto il necessario per gestire e risolverla nel più breve tempo possibile.

Conclusioni

Il nostro Studio specializzato è sempre disponibile a fornire a tutti gli utenti, clienti e non, aggiornamenti sulla questione in continua evoluzione, soprattutto su quello che concerne l’attività del registrare marchio, in tutti i singoli Paesi asiatici, Cina e non solo. Non esitate a contattarci per discutere del Vostro caso d’interesse, sapremo orientarVi su come procedere, ottimizzando così i costi e le possibili attività da intraprendere.

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